BOMBARDAMENTI SU MILANO SMISTAMENTO

Ebbene, manco a dirlo, tra le bombe esplose accertate ed il totale di quelle sganciate, i conti non tornavano mai.
Ma ora facciamo un salto indietro nel tempo...
Nei primi decenni del secolo scorso le ferrovie milanesi vennero riorganizzate secondo un ambizioso progetto che avrebbe visto la costruzione della nuova Stazione Centrale a Nord della città e un grande scalo merci ad Est sulla linea Milano-Venezia, nell'area, all'epoca di campagna, presso Segrate, Novegro e l'Idroscalo.
Il grande scalo merci di Milano fu completato negli anni 20'.


BOMBARDAMENTO DI MILANO - 28/03/1944.
La sera del 28 marzo 1944 gli inglesi tornavano su Milano per la prima volta dopo le terribili incursioni dell'agosto 1943.
Il giorno successivo sullo stesso obiettivo intervengono gli americani con 139 B-24 del 304th Bomb Wing, facendo ancora più morti del raid notturno inglese.
Tra tutte e due le incursioni si conteranno 59 vittime e 98 feriti.
Nel 2018 ho consultato della documentazione della Guardia Nazionale Repubblicana Ferroviaria e ho potuto, con grande piacere, recuperare i nomi di 9 uomini della II^ Leg. caduti il 28/03/1944, di cui 8 sono del Nucleo Milano e 1 del Nucleo Limito.
La data della morte è sempre il 28 marzo 1944, quindi in riferimento al bombardamento notturno inglese, però almeno l'ultimo milite dell'elenco, appartenente al Nucleo Limito, potrebbe essere invece morto il 29 marzo nel corso del raid americano.

SEGRATE - BOMBARDAMENTO DEL 29/03/1944
Il 29 marzo 1944 i bombardieri americani del 304th Bomb Wing che bombardano Milano Smistamento, piazzano anche parecchie bombe fuori bersaglio, in particolare è colpito duramente il limitrofo abitato di Segrate, dove muoiono 32 persone. La chiesa di Santo Stefano è distrutta quasi del tutto, ne resta in piedi quasi solo il campanile.
La foto, scattata nel 2018, mostra la chiesa com'è oggi, a seguito della ricostruzione. All'interno ci sono numerosi affreschi di buona qualità, tutti realizzati tra il 1966 e il 1968. Testimonianze dell'epoca in cui il luogo di culto veniva riabbellito dopo aver sopportato le devastazioni della guerra.

Il sacrificio del tenente NICOLA MANZITTI
Il 30 aprile 1944 la 15th Air Force deve colpire nel Nord Italia una serie di obiettivi di interesse ferroviario e aeronautico. Per quanto riguarda il capoluogo lombardo, il 304th Bomb Wing deve colpire Milano Smistamento e i Bomb Groups 301st e 483rd del 5th Bomb Wing attaccheranno la Breda Aeronautica.
Ne nasce un furioso combattimento dove 4 uomini si oppongono a centinaia di avversari.
Il tenente Nicola Manzitti, romano, di 24 anni, abbatte un caccia di scorta, ma purtroppo in seguito è a sua volta ingaggiato e abbattuto da un P-51, precipitando sugli stabilimenti Innocenti e perdendo la vita.
Questo ragazzo andrebbe ricordato, oltre qualsiasi strumentalizzazione, per quello che è, cioè un eroe a cui i milanesi devono essere riconoscenti. Un vero e proprio martire caduto nell'atto di proteggere Milano.

Quello del 30 aprile 1944 non fu l'ultimo attacco dei bombardieri alleati contro lo scalo milanese, nuove incursioni si susseguiranno ancora nei mesi a seguire, per andare poi ad interrompersi con l'ultimo bombardamento nel settembre 1944.
Una curiosità di questa vicenda riguarda il nome stesso Milano Smistamento. Gli alleati nei loro rapporti e documenti militari indicavano lo scalo merci con la denominazione di Lambrate M/Y (marshalling yard). Questo fatto, seppur non abbia influito sull'esito delle operazioni aeree alleate, ha invece creato problemi nel dopoguerra, quando è cominciato lo studio dei bombardamenti di Milano. Quell'errore di denominazione trasse in inganno chiunque si dilettò ad approfondire l'argomento è infatti presente su qualsiasi pubblicazione riguardante i bombardamenti di Milano, dove veniva a tutti gli effetti narrato un ripetuto bombardamento dello scalo di Lambrate che in realtà non è mai avvenuto.
Durante le ricerche per la realizzazione del libro "Milano sotto le bombe. Raids on Milan" il sottoscritto ebbe modo di consultare una vastissima mole di documenti militari, in grandissima parte di origine britannica e americana. Il problema ben presto emerse in tutta la sua grandezza, innanzitutto dalle foto aeree, ritraenti Milano Smistamento, ma con su impresso il nome di Lambrate M/Y. Quindi la ricerca dei danni bellici, ingentissimi a Smistamento, assai lievi a Lambrate, fino al recupero di un'enorme carta alleata della città di Milano con riportati i vari obiettivi bellici. Milano Smistamento, manco a dirlo, era Lambrate M/Y.
Per approfondire l'argomento è consigliato il libro "Milano sotto le bombe. Raids on Milan" che è possibile ordinare cliccando qui.