BOMBARDAMENTI SU MILANO SMISTAMENTO

17.10.2021
È notizia di questi giorni di un ennesimo ritrovamento e successivo despolettamento di ben due bombe aeree alleate presso Segrate, precisamente nel cantiere del nuovo scalo merci nell'area ferroviaria di Milano Smistamento. I suddetti lavori erano già stati interrotti più volte tra la primavera e l'estate scorsa per via di precedenti ritrovamenti, ben cinque nell'arco di pochi mesi.


Eppure al lettore più attento di fatti bellici questa circostanza non sorprende neppure un po', perchè tutta la zona attorno al grande scalo merci milanese durante il 1944 subì vari bombardamenti dove delle moltissime bombe sganciate una parte consistente, come era consuetudine, fece "cilecca", ovvero non esplose e sprofondò nel terreno sotto diversi metri di profondità.

 

Gli alleati nei loro rapporti successivi agli attacchi aerei osservavano i crateri lasciati dalle bombe e i "direct hit" (colpo diretto) su edifici e manufatti, segnando con un puntino bianco la singola bomba esplosa, in base alle considerazioni visive. 

Ebbene, manco a dirlo, tra le bombe esplose accertate ed il totale di quelle sganciate, i conti non tornavano mai.

Ecco perchè a Segrate continuano ad emergere ordigni, come su qualsiasi altro obiettivo pesantemente bombardato. Basta un cantiere e qualcosa spesso viene fuori.


Ma ora facciamo un salto indietro nel tempo...

Nei primi decenni del secolo scorso le ferrovie milanesi vennero riorganizzate secondo un ambizioso progetto che avrebbe visto la costruzione della nuova Stazione Centrale a Nord della città e un grande scalo merci ad Est sulla linea Milano-Venezia, nell'area, all'epoca di campagna, presso Segrate, Novegro e l'Idroscalo.
Il grande scalo merci di Milano fu completato negli anni 20'.

Inutile dire che durante la Seconda Guerra Mondiale fu uno snodo strategico a tratti fondamentale, specie nel drammatico biennio 1944/45, dove la vicinanza con la neutrale Svizzera lo rendeva capolinea dei rifornimenti tedeschi che, eludendo la Linea del Brennero, perennemente sotto attacco da parte dell'aviazione alleata, attraversavano il territorio elvetico.


BOMBARDAMENTO DI MILANO - 28/03/1944.

PUBBLICATI PER LA PRIMA VOLTA I NOMI DI 9 MILITI DELLA G.N.R. FERROVIARIA CADUTI


La sera del 28 marzo 1944 gli inglesi tornavano su Milano per la prima volta dopo le terribili incursioni dell'agosto 1943.

Il No. 205 Bomber Group schiera 72 Wellington e 6 B-24 per colpire Milano Smistamento, tuttavia l'attacco sarà molto impreciso e le bombe giungeranno pesantemente anche in diverse località rurali nonchè sulla periferia stessa della città, provocando diverse vittime.
Il giorno successivo sullo stesso obiettivo intervengono gli americani con 139 B-24 del 304th Bomb Wing, facendo ancora più morti del raid notturno inglese.
Tra tutte e due le incursioni si conteranno 59 vittime e 98 feriti.

Nel 2018 ho consultato della documentazione della Guardia Nazionale Repubblicana Ferroviaria e ho potuto, con grande piacere, recuperare i nomi di 9 uomini della II^ Leg. caduti il 28/03/1944, di cui 8 sono del Nucleo Milano e 1 del Nucleo Limito.
La data della morte è sempre il 28 marzo 1944, quindi in riferimento al bombardamento notturno inglese, però almeno l'ultimo milite dell'elenco, appartenente al Nucleo Limito, potrebbe essere invece morto il 29 marzo nel corso del raid americano.


SEGRATE - BOMBARDAMENTO DEL 29/03/1944

Il 29 marzo 1944 i bombardieri americani del 304th Bomb Wing che bombardano Milano Smistamento, piazzano anche parecchie bombe fuori bersaglio, in particolare è colpito duramente il limitrofo abitato di Segrate, dove muoiono 32 persone. La chiesa di Santo Stefano è distrutta quasi del tutto, ne resta in piedi quasi solo il campanile.
La foto, scattata nel 2018, mostra la chiesa com'è oggi, a seguito della ricostruzione. All'interno ci sono numerosi affreschi di buona qualità, tutti realizzati tra il 1966 e il 1968. Testimonianze dell'epoca in cui il luogo di culto veniva riabbellito dopo aver sopportato le devastazioni della guerra.



BOMBARDAMENTO DI MILANO - 30/04/1944
Il sacrificio del tenente NICOLA MANZITTI


Il 30 aprile 1944 la 15th Air Force deve colpire nel Nord Italia una serie di obiettivi di interesse ferroviario e aeronautico. Per quanto riguarda il capoluogo lombardo, il 304th Bomb Wing deve colpire Milano Smistamento e i Bomb Groups 301st e 483rd del 5th Bomb Wing attaccheranno la Breda Aeronautica.

Proprio mentre è in corso il bombardamento di quest'ultima, assieme all'aerodromo di Bresso, da qui decollano quattro G.55 della 2a Squadriglia del 2° Gruppo Caccia dell'A.N.R., che puntano su Milano Smistamento, dove sorprendono i B-24 americani nell'atto di bombardare lo scalo.
Ne nasce un furioso combattimento dove 4 uomini si oppongono a centinaia di avversari.
Il tenente Nicola Manzitti, romano, di 24 anni, abbatte un caccia di scorta, ma purtroppo in seguito è a sua volta ingaggiato e abbattuto da un P-51, precipitando sugli stabilimenti Innocenti e perdendo la vita.


Questo ragazzo andrebbe ricordato, oltre qualsiasi strumentalizzazione, per quello che è, cioè un eroe a cui i milanesi devono essere riconoscenti. Un vero e proprio martire caduto nell'atto di proteggere Milano.



CONCLUSIONI E QUESTIONE LAMBRATE/SMISTAMENTO


Quello del 30 aprile 1944 non fu l'ultimo attacco dei bombardieri alleati contro lo scalo milanese, nuove incursioni si susseguiranno ancora nei mesi a seguire, per andare poi ad interrompersi con l'ultimo bombardamento nel settembre 1944.

Il baricentro delle operazioni aeree alleate, dopo lo sbarco nel Sud della Francia, si era spostato definitivamente sul Nord-Est.
Eppure quello che probabilmente fu il più sanguinoso e pure l'ultimo bombardamento milanese sarebbe giunto a ottobre, giorno 20... ma questa è un'altra storia.


Una curiosità di questa vicenda riguarda il nome stesso Milano Smistamento. Gli alleati nei loro rapporti e documenti militari indicavano lo scalo merci con la denominazione di Lambrate M/Y (marshalling yard). Questo fatto, seppur non abbia influito sull'esito delle operazioni aeree alleate, ha invece creato problemi nel dopoguerra, quando è cominciato lo studio dei bombardamenti di Milano. Quell'errore di denominazione trasse in inganno chiunque si dilettò ad approfondire l'argomento è infatti presente su qualsiasi pubblicazione riguardante i bombardamenti di Milano, dove veniva a tutti gli effetti narrato un ripetuto bombardamento dello scalo di Lambrate che in realtà non è mai avvenuto.

Durante le ricerche per la realizzazione del libro "Milano sotto le bombe. Raids on Milan" il sottoscritto ebbe modo di consultare una vastissima mole di documenti militari, in grandissima parte di origine britannica e americana. Il problema ben presto emerse in tutta la sua grandezza, innanzitutto dalle foto aeree, ritraenti Milano Smistamento, ma con su impresso il nome di Lambrate M/Y. Quindi la ricerca dei danni bellici, ingentissimi a Smistamento, assai lievi a Lambrate, fino al recupero di un'enorme carta alleata della città di Milano con riportati i vari obiettivi bellici. Milano Smistamento, manco a dirlo, era Lambrate M/Y.

Non un semplice errore di denominazione, ma un problema storiografico che aveva avuto anche conseguenze nella comprensione di bombardamenti di zone all'epoca rurali come Segrate, quasi assurdi se l'obiettivo fosse stato davvero Lambrate, ben più comprensibili essendo il bersaglio l'attiguo scalo merci di Smistamento.


Per approfondire l'argomento è consigliato il libro "Milano sotto le bombe. Raids on Milan" che è possibile ordinare cliccando qui.

Sebastiano Parisi
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