Penne esplosive: verità o bufala?
Sono esistite davvero? Chi le avrebbe usate e perchè? Esploriamo una tra le più oscure pagine della guerra aerea in Italia, rimasta impressa nella memoria popolare e al centro di un dibattito storico che si ripropone regolarmente.

Quando il sottoscritto, ormai oltre 7 anni fa, studiava il fenomeno dell'impiego delle bombe a farfalla in Italia da parte dell'aviazione americana durante gli ultimi mesi di guerra, si trovò spesso a sbattere contro il muro di gomma del negazionismo che proprio non voleva saperne di ammettere un'eventuale utilizzo di ordigni-mina che restavano in gran parte appositamente inesplosi, allo scopo di colpire il singolo individuo che li avesse urtati o rinvenuti.
Solo di fronte all'evidenza del ritrovamento di tutti i report di missione dell'aviazione americana con oggetto proprio l'impiego di questi ordigni, fu possibile al sottoscritto acclarare quella che era una verità per troppo tempo oscurata da quella propaganda di guerra che continuava fino ai giorni nostri.
Quelle ricerche avrebbero portato alla pubblicazione del primo e unico libro sull'argomento: "Le micidiali bombe a farfalla sull'Italia" (disponibile cliccando qui).
Sarà partendo da questi presupposti che analizzeremo, nella diretta Facebook di mercoledì 29 aprile, quello che è diventato nel tempo un vero mito della guerra aerea in Italia (e non solo): le penne esplosive.
Tra verità e bufala, tra negazionismo e propaganda, ci addentreremo fra i meandri di una questione delicatissima e tuttora aperta, lontanissima dall'essere realmente chiarita.
Cosa c'è di vero?
Scopritelo seguendo la diretta Facebook sulla pagina Sebastiano Parisi - Ricerche Storiche il prossimo mercoledì 29 aprile, ore 21.30.